Pensieri e parole

Mi sono trasferita…

Ciao a tutti!

Il blog si è trasferito e trovate nuove ricette qui: http://blog.giallozafferano.it/saporiecucina/

Venite a trovarmi! Questo spazio rimarrà attivo ancora per poco! Mi raccomando segnate il nuovo indirizzo perchè vi aspetto tutti nella mia nuova casa.

A presto con la buona cucina!

 

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Ricette vegetariane · Secondi piatti

Tortino di cavolo nero, patate, zucca violina, porro e formaggio Alta Badia

Qualche mese fa ho comprato una nota rivista di cucina e mi sono segnata di provare una ricetta che mi aveva molto colpito, soprattutto nella presentazione inizialmente, dato che era in copertina: si trattava di un tortino di bietole, broccoli e patate. Io ho anche comprato le bietole…ma ieri sera la mia fantasia ha avuto la meglio e della ricetta è rimasta fedele l’idea e le patate 😀  E’ venuto un tortino delizioso: il cavolo nero morbido e croccante allo stesso tempo ha racchiuso un ripieno delicato, ma gustoso e saporito allo stesso tempo..il porro si scioglieva e ha dato quello sprint in più al piatto; fondamentale anche la scelta del formaggio, che non deve essere troppo delicato altrimenti si perde tra gli altri sapori. Ho scelto un formaggio di montagna con un sentore di  malga e di fieno: Alta Badia senza lattosio; un formaggio a pasta molle che si scioglie molto bene, ideale anche da pasticcio. Se non lo trovate potete sostituirlo con una fontina.

La ricetta è tutto sommato semplice nell’esecuzione e potete servire il tortino come secondo piatto vegetariano. Lo potete preparare anche la sera prima e riscaldare il giorno successivo. Potrebbe anche essere una buona idea di pranzo in ufficio!

Se lo proponete ad una cena accontentate tutti: i celiachi dato che non vi è traccia di farina o gli intolleranti al glutine e anche chi è intollerante al latte. Qui vorrei spendere due parole…sono dell’idea che le ricetta con i “senza questo”, “senza quello” non siano da ritenere cattive, insapori o addirittura tristi o dietetiche; non sono le ricette della privazione! Questo tortino, se avessi un ristorante o una gastronomia, lo proporrei nel mio menu.

INGREDIENTI (2 porzioni o 4 porzioni piccole)

20 foglie di cavolo nero

2 patate rosse piccole

300 gr di zucca violina già sbucciata e lavata

mezzo porro grande

200 gr di formaggio Alta Badia

Olio evo

Sale e pepe qb

PROCEDIMENTO

-Lavate le foglie di cavolo nero e eliminate la parte del gambo dura e coriacea; sbollentate le foglie in acqua bollente leggermente salata per 5 minuti; trasferitele subito in acqua fredda in modo da bloccare colore e cottura; togliete la parte finale, tagliatela a pezzettini e mettete da parte.

-Prendete la vostra pirofila e ricopritela con le foglie posizionandole in modo che escano dal bordo.

-Pelate le patate, lavatele e tagliate a rondelle sottili nel senso della lunghezza; mettetele in acqua fredda in modo che non anneriscano.

-Taglate a fette sottili anche la zucca e poi ancora a metà.

-Tagliate a dadini il formaggio.

-Tagliate il porro a metà nel senso della lunghezza, lavatelo bene e poi tagliatelo sottilmente a fettine; cuocetelo in padella con un filo di olio per 10 minuti; non deve stracuocere, ma rimanere croccante perchè finirà la cottura in forno. Regolate di sale e pepe.

-Componete il tortino come segue:

sopra il cavolo nero posizionate le patate, filo d’olio evo, sale, zucca, porro, un pò del cavolo nero tagliato,  formaggio e di nuovo patate e così via fino a finire gli ingredienti e avere l’ultimo strato di patate; completate con sale e un filo d’olio. Posizionate il cavolo nero in modo da formare una sorta di scrigno ( come in foto) per il vostro ripieno e cuocete in forno a 180 gradi per 40-45 minuti

Buona cucina a tutti!

Julia C.

 

 

Antipasti · Ricette vegetariane

Crostone trevigiano

Se avete ancora del radicchio trevigiano tardivo questa ricetta fa al caso vostro ed é uno dei modi migliori per valorizzare questo ingrediente che ormai tra massimo una settimana abbandonerà i banchi dei fruttivendoli.

Il formaggio che ho utilizzato è  speciale: provola di bufala affumicata. Davvero unica!

Il pane é pugliese ed è uno dei migliori per preparare bruschette, crostoni ecc..

La ricetta è semplicissima, veloce e davvero gustosa. Ideale come antipasto di queste ultime cene invernali! Poi largo ad asparagi, erbette di campo, piselli… non vedo l’ora!

INGREDIENTI (4 CROSTONI)

due fette di pane pugliese

12 fette di provola di bufala affumicata

3 teste di radicchio trevigiano

Olio evo

Sale e pepe qb

PROCEDIMENTO

-Tagliate a metà le fette di pane e mettetele da parte.

-Tagliate l’estremità coriacea del radicchio, Lavate le foglie,asciugatele e cuocetele a 180 gradi per 10 minuti; conditele con olio, sale e pepe a piacere.

-Componete il crostone come segue:

filo di olio sul pane, radicchio e sopra tre fette di provola, filo di olio evo

-Finite facendo sciogliere la provola in forno a 180 gradi e  servite caldissimo.

Buona cucina a tutti!

julia C.

Pasticceria

Frittelle di ricotta

Ieri era giovedì grasso e dopo varie ricerche on line, varie prove fallite e una quasi rassegnazione…ho fatto delle frittelle davvero buone, tanto da volerle condividere con voi!

Come in tutte le cose che in cucina non mi riescono, mi sono impuntata e ce l’ho fatta! Se si persevera con impegno i risultati arrivano.  Perchè ammettiamolo…friggere non è per niente facile e si corre il rischio di avere una frittella di olio invece che una frittella dolce, morbida e che non si può smettere di mangiare.

Alcuni consigli che ho imparato sia a mie spese 😀 sia mettendo in pratica i consigli di rinomati pasticceri:

-friggere in olio di arachidi perchè possiede un elevato punto di fumo;

-friggere a 160-170 gradi; a temperatura più bassa vi troverete a mangiare olio e la frittura sarà molto pesante…tipo cinghiale sullo stomaco 😀

-per controllare se l’olio è caldo inserite un pò di impasto e se tutto attorno si formeranno delle belle bollicine e verrà a galla in breve tempo, l’olio è pronto per essere utilizzato; oppure se avete un termometro da cucina usatelo;

-mescolate spesso con una spumarola il vostro fritto mentre cuoce, in modo da avere una cottura omogenea;

-non superate il punto di fumo dell’olio. Ve ne accorgete se improvvisamente si forma un fumetto sopra la pentola.,

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INGREDIENTI

250 gr di farina

80 gr di zucchero

mezza bustina di lievito per dolci

un pizzico di sale

150mL di latte

2 uova intere

scorza grattugiata di un limone e di una arancia

50 gr di ricotta

30gr di burro

PROCEDIMENTO

-Mescolate la farina, lo zucchero, il lievito e la scorza dei due agrumi in una ciotola.

-In un’altra ciotola rompete le uova, mescolate un pò aggiungete il latte e amalgamate bene.

-Fate fondere il burro e mescolatelo bene con una frusta alla ricotta; aggiungete questo composto alle uova con  il latte; amalgamate il compostpo. Probabilmente si formeranno dei grumi ma niente paura…

-Fate un buco al centro degli ingredienti secchi e aggiungete, passando al setaccio (ecco qui andranno via gli eventuali grumi), gli ingredienti liquidi; amalgamente bene con una frusta e lasciate riposare una mezz’ora.

-nel frattempo scaldate l’olio e appena sarà caldo mettete un cucchiaino da thè di impasto: si gonfierà come un palloncino e diventerà bello dorato. Non mettete una quantità maggiore di impasto, altrimenti rimarranno crude al centro.

-Spolverate le frittelle con lo zucchero semolato o con zucchero a velo.

-Mangiate le frittelle calde: si mantengono anche il giorno dopo, ma appena fatte sono super!

Buona cucina a tutti!

Julia C.

 

 

 

Ricette vegetariane · Secondi piatti

La galette e il ricordo di una creperie nella magnifica Sydney…

Questa storia e ricetta inizia grazie ad un regalo che mi è stato fatto da una coppia di amici che quando vanno n viaggio pensano sempre a noi e ci portano una tipicità dei luoghi che visitano; stavolta sono stati in Bretagna, terra antica e uno dei posti più suggestivi d’Europa. Sono entrati in un negozietto di prodotti tipici e mi hanno portato la farina di grano saraceno  con cui in Bretagna preparano la galette, una sorta di crepe riempita con una farcitura salata: la più tradizionale è con uova, formaggio e prosciutto cotto.

Mi direte..e che c’entra Sydney? Ebbene per la prima volta ho assaggiato una galette in una creperie francese nel centro di Syndey, in un quartiere chiamato The Rocks, molto vicino all’incredibile bellezza della Opera House (non riuscivamo ad andare via…ci è rimasta nel cuore…) e ricco di caffetterie e ristorantini.

La creperie si chiama Creperie Suzette ed era molto vicina al nostro albergo; appena entrati ci si sente proiettati in una atmosfera country chic dal sapore francese..si può scegliere tra diversi gusti salati di galette, ma anche tra diverse crepes dolci; noi ci siamo stati per colazione e vi assicuro che abbiamo iniziato la giornata nel migliore dei modi 😀  Io ho scelto una crepe semplice al miele e limone e mio marito una galette classica con ripieno di formaggio, prosciutto e uova (ovviamente da buona food blogger non potevo esimermi dall’assaggiarla). Abbiamo accompagnato con un cappuccino caldo, con una schiuma di latte cremosa e un sapore pieno di caffè. Gli Australiani fanno un cappuccino da urlo!!

La galette viene normalmente cotta nella pentola per le crepe e diventa croccante ma morbida allo stesso tempo e il ripieno è cremoso e avvolgente. Viene servita a forma rettangolare e con il ripieno visibile.

Io vi propongo una versione rivisitata utile per chi non possiede la pentola da crepe. La galette di per sè è una ricetta vegana perchè prevede solo acqua e farina.

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INGREDIENTI (PER 2 PERSONE)

300 gr di farina di grano saraceno

600 ml di acqua

sale qb

uno spicchio di aglio

olio EVO

bietina fresca

due patate medie

8 fette di scamorza affumicata

qualche semino di peperoncino

pepe qb

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PROCEDIMENTO

-Mescolate la farina e l’acqua in modo da creare una pastella densa. Regolate di sale. Lasciate riposare per 2 ore. Se non avete tempo va bene anche mezz’ora.

-Nel frattempo lessate le patate e una volta pronte tagliate a rondelle spesse mezzo centimetro.

-Saltate in padella la bietina ben lavata; fate primo un soffritto di olio, aglio e un pizzico di peperoncino.

-Versate metà pastella in una padella coperta con carta da forno e cuocete a fuoco basso finché vedete che diventa solida. A questo punto adagiate le patate e la scamorza. Cuocete finché diventa morbida la scamorza. Il sale sulle patate non serve essendoci sopra il formaggio, già di per seé salato.

-Completate il piatto con la bietina, un filo d’olio e un pó di pepe grattugiato.

-Servite caldo.

Mangiate e sognate di essere nel centro di Parigi in una creperie….magari con la torre Eiffel a farvi di sfondo!

Buona cucina a tutti!

Julia C.

 

Antipasti · Finger food · Ricette vegetariane

Ricetta vegan: il mio street food siciliano preferito, le panelle

Le panelle sono uno dei miei street food preferiti. Croccanti, dolci, fritte!!! Una tira l’altra!
In Sicilia si usa mangiare il panino con le panelle, gocce di limone e pepe. Una goduria per il palato.
Potete servire le panelle durante un buffet, in una cena x stupire gli amici e per calmare i primi segni della fame. Andranno a ruba e ve ne chiederanno ancora..ancora..ancora..
Pensavo fossero di difficile realizzazione ma invece sono semplicissime ed economiche.
Potreste anche azzardarle per il cenone di Capodanno per dare un tocco di originalità e per far mangiare ai vostri ospiti qualcosa di insolito. Vi chiederanno tutti la ricetta!!!

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INGREDIENTI
200 gr di farina di ceci
600 ml di acqua
Una manciata di sale fino
Prezzemolo
1 limone
Pepe rosa o mix di pepe
Olio di arachidi per friggere

PROCEDIMENTO
-Mescolate l’acqua e la farina di ceci in una casseruola; regolate di sale.
-Cuocete fino ad ottenere una polentina; il composto è pronto quando si stacca dalle pareti. Circa 15 minuti.
-Mescolate spesso in modo da non avere grumi.
-Aggiungete il prezzemolo tritato, mescolate e stendete questo impasto in una sfoglia sottile di mezzo millimetro su un foglio di carta da forno.
-Fate raffreddare completamente e tagliate a quadrotti.
-Friggete in olio di arachidi caldo.
-Servite accompagnando con qualche goccia di limone, pepe tritato e un bicchiere di prosecco freddo.

Buona cucina a tutti!
Julia C.

Antipasti

Variazione di crostini di pane carasau

Di solito la cena della Vigilia di Natale si prepara il pesce.. o così vuole la tradizione. In molte famiglie la cena della Vigilia é molto sentita, quasi più del giorno di Natale. Tutta la famiglia si riunisce intorno ad un tavolo, si mangia, si chiacchiera e si aspetta tutti insieme la mezzanotte, momento in cui, per i più piccoli, arriva Babbo Natale e quindi si scartano i regali.
Potete proporre questi crostini anche al cenone di capodanno. I miei ospiti li hanno apprezzati molto. Addirittura mio marito mi ha detto che sono stati una delle cose più buone della cena!

Vi propongo una variazione sul tema pane carasau per accontentare tutti: una versione vegana e una versione per onnivori!
È una ricetta di semplice esecuzione, forse la parte più difficile é il pesce, ma con qualche accorgimento che vi suggerisco cercherò di rendere tutto più facile.

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INGREDIENTI (6 PERSONE)

Variazione 1:
6 pezzi di pane carasau
150 gr di ceci secchi
1 peperone giallo
1 peperone rosso
Prezzemolo
1 spicchio d’aglio
Olio evo
Sale e pepe

Variazione 2:
6 pezzi di pane carasau
6 gamberoni
6 carciofi (se li trovate prendete quelli già pronti con il gambo)
Olio evo
Sale e pepe
1 spicchio d’aglio

PROCEDIMENTO

Variazione 1:
– Ammollate i ceci in acqua dalla sera prima e cambiate l’acqua due volte. Cuoceteli per 30 minuti fino a che diventano morbidi.
-Ripassateli in padella con olio e uno spicchio d’aglio; cuocete a fuoco medio alto per 5 minuti mescolando spesso. Alla fine aggiungete il prezzemolo tritato e regolate di sale e pepe.
-Fatelo raffreddare un pó e poi riduceteli in crema.
-Mettete la crema di ceci da parte.
-Pelate da crudi i peperoni usando un pela patate; tagliateli a metà nel senso della lunghezza, togliete i semi, il picciolo verde, lavateli e poi tagliateli in 6 pezzi.
-Cuoceteli in una padella con olio e aglio che avrete fatto precedentemente soffriggere. Regolate di sale e pepe.
-Una volta cotti lasciateli un pó raffreddare e poi riduceteli in crema.
-Passate la crema in un colino a maglia stretta in modo da eliminare tutta l’acqua e tenete la porta che vi resta nel colino.
-Come comporre: pane carasau, crema di ceci, salsina di peperoni, filo d’olio e in forno a 180°C per 10-15 minuti.

Variazione 2:
-Togliete il carapace ed eventualmente la testa dai gamberoni, togliete anche il filo intestinale. Sciacquateli e metteteli da parte.
-Eliminate le prime foglie esterne dei carciofi e il gambo (ma tenetelo da parte per fare un risotto). Tagliateli a metà e togliete le barbe. Tagliateli a julienne sottile. Lavateli, scolateli e spruzzate qualche goccia di limone.
-Fate soffriggere uno spicchio d’aglio nell’olio, aggiungete i carciofi e cuocete a fuoco medio per 15 minuti. Regolate di sale e pepe.
– Fate soffriggere in un’altra padella uno spicchio d’aglio nell’olio e mettete i gamberoni. Fateli cuocere un minuto per lato e toglieteli dalla padella. Regolate di sale. Finiranno di cuocere in forno.

Come comporre;
pane carasau, carciofi, gamberone e filo d’olio. Cuocete in forno a 180°C per 10-15 minuti.

Servite caldissimi entrambi i crostini.

Buona cucina a tutti!
Julia C.

Biscotti · Colazione/Merenda · Pasticceria

Piccoli dolci regali di Natale

Domani é l’8 dicembre e da tradizione si fanno l’albero di Natale e il presepe; si entra ufficialmente nel periodo natalizio in cui si cerca il regalo perfetto e si pensa al menu della vigilia e del pranzo di Natale; un’atmosfera magica! Le città di riempiono, diventano piene di lucine colorate e i bar sono carichi di persone che bevono cioccolate calde, mangiano i dolcetti di Natale e chiacchierano in compagnia.  Personalmente amo questa atmosfera, mi trasmette calore, voglia di cose buone e di confort food in famiglia.

Vi propongo un’idea regalo semplice e sempre gradita: sono dei dolcetti di frolla alle nocciole adatti con un caffè, thè o la mattina per colazione. Io ho accompagnato questi biscotti con una piccola cioccolata, ma ci potete abbinare quello che volete oppure fare una quantità più grande di biscotti.

Sono piccoli dolci regali che scaldano cuore!

Ho regalato questi sacchettini in occasione della prima cena di Natale  a casa con amici.

Questo il menu della serata:

Piccolo benvenuto:

insalatina di baccalà con puntarelle, arancia e gomasio di sesamo e nocciole

Antipasto:

crostini di pane carasau con julienne di carciofi saltati e gamberone

Bun fatto in casa con crema di ceci, baccalà e crema di peperoni (per queste ricetta devo ringraziare Max Mariola; ho comprato il suo libro sui panini ed é tutto da mangiare)

Primo piatto:

spaghettone Benedetto Cavalieri con scampi, gamberoni e cime di rapa

Dolce:

tronchetto di Natale

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INGREDIENTI (20 BISCOTTI)

240 gr di farina per dolci (io ho usato quella dell’antico  molino rosso)

60 gr di nocciole

150 di burro

1 tuorlo

120 gr di zucchero

un cucchiaio di succo di limone

un cucchiaino da thè di lievito

PROCEDIMENTO

-Tritate le nocciole fino ad ottenere una farina grossolana.

-Mettete nella planetaria la farina, la farina di nocciole, lo zucchero, il lievito e il burro; mescolate con il gancio a foglia fino a creare la sabbiatura.

-Aggiungete il tuorlo d’uovo e il succo del limone. Mescolate fino ad ottenere una palla di pasta omogenea. Se la farina non si amalgama bene, aggiungete un cucchiaio di latte.

-Versate sul piano di lavoro, risistemate l’impasto in modo da avere una palla omogenea e stendete su un foglio di carta da forno; formate un rettangolo di mezzo centimetro di spessore e mettete in frigo a riposare per 30 minuti.

-Passati i 30 minuti, tirate fuori dal frigo la frolla e procedete a fare i biscotti con le formine che più vi piacciono.

-Cuocete in forno già caldo a 180°C per 10-15 minuti. Fino a doratura dei biscotti. Fateli raffreddare e poi confezionateli in sacchettini.

Buona cucina a tutti e buon inizio di periodo natalizio 😀

Julia C.

 

 

 

Primi piatti · Ricette vegetariane

Gnocchi di zucca e castagne

Gli gnocchi di zucca sono per me un confort food; a casa mia sono uno dei piatti fissi dell’autunno e dell’inverno. Li mangio in molte versioni e stavolta ho voluto provare ad aggiungere della farina di castagne. Devo dire che il risultato é stato super. Li ho accompagnati solo con burro fuso per sentire bene il gusto ed eventualmente aggiustare la ricetta. Così come ve la propongo non ha dosi specificate, ma è comunque di semplice realizzazione. Il “fare a occhio” rende tutto più divertente.

Voi li potete servire con ricotta affumicata, con un trito di nocciole tostate o con dei funghi porcini freschi saltati in padella.

La ricetta non prevede le uova perchè io preferisco preparare questi gnocchi senza uova e vi assicuro che sono favolosi lo stesso; non si sente la mancanza dell’uovo; anzi, vi convinceranno a non usarlo più.

E’ una piatto di semplice realizzazione, ideale per un pranzo in famiglia, anche a Natale o a Capodanno accompagnato da un buon vino rosso che stia bene con la dolcezza della zucca e il gusto grintoso delle castagne.
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INGREDIENTI

Mezza zucca piccola
Semola rimacinata di kamut
Due cucchiai di farina di castagne
Burro
Olio evo
Sale grosso

PROCEDIMENTO
-Svuotate la zucca dai semi e lavatela bene; tagliatela a metà e mettetela in forno a 200°C per 30 minuti o comunque fino a che diventa morbida.
-Togliete la polpa dalla buccia e schiacciatela con una forchetta; aggiungete i due cucchiai di farina di castagne e mescolate bene. Aggiungete la semola un pó alla volta fino a che avrete un impasto tale da poter formare degli gnocchi. Deve comunque essere morbido.
-Cuocete gli gnocchi in acqua salata in ebollizione e se vedete che il primo si sfalda aggiungete un cucchiaio di semola all’impasto. Tirate gli gnocchi fuori dall’acqua con una schiumarola.
-Condite gli gnocchi con burro fuso e un filo d’olio o come più vi piace. Servite caldissimi.

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Colazione/Merenda · Dessert semplici · Pasticceria

Sponge cake al cacao amaro e latte di mandorla

Questa torta è una torta “antica”, famosa e davvero soffice. E’ una base per dolci farciti, ma si presta bene anche per dolci da credenza ossia per la colazione o per un buon thè pomeridiano.

Si racconta che questa torta sia in onore della Regina Vittoria d’Inghilterra perchè quando era una bambina la sua istitutrice le proibiva quasi sempre di bere il thè ,considerato troppo prezioso allora per essere sprecato. Quando la Regina Vittoria salì sul trono, durante il suo “afternoon tea” , amava mangiare una torta molto simile al pan di spagna, ma arricchito con burro nell’impasto e farcito di crema al burro e marmellata di fragole o lamponi che è l’attuale Victori a sponge,  così chiamata in suo onore.  Insomma.. è una vera e propria torta “Reale”.

Il segreto per far venire soffice soffice questa torta è montare molto bene il burro con lo zucchero e successivamente con le uova. La potete arricchire come più vi piace ed ogni volta sembrerà una torta nuova, diversa.

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INGREDIENTI (8 fette)

150 gr di burro

120 gr di zucchero

un bicchierino (di quelli da grappa) di latte di mandorla

150 gr di burro morbido

120 gr di farina

30 gr di cacao amaro

10 gr di lievito per dolci

zucchero a velo

un pizzico di sale

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PROCEDIMENTO

-Lavorate a crema il burro con lo zucchero; utilizzate il gancio a foglia se usate la planetaria, altrimenti un comune frullino oppure tanto olio di gomito e un mestolo di legno se montate a mano.

-Aggiungete uno ad uno le uova e aspettate che ogni uovo sia ben amalgamato. Montate il tutto molto bene fino a che sarà giallo chiaro e ben spumoso.

-Mescolate insieme farina, lievito, cacao e il pizzico di sale e setacciate bene; aggiungete in tre volte facendo amalgamare bene.

-Aggiungete il latte di mandorla e mescolate bene.

-Mettete il composto in uno stampo a cerniera di 22 cm ricoperto con carta forno. Cuocete in forno già caldo ventilato a 180°C per 25-30 minuti. Fate la prova dello stecchino.

-Lasciate intiepidire nello stampo e poi posizionate il dolce in una tortiera, in un piatto, in una alzata ecc. Spolverizzate di zucchero a velo quando sarà completamente freddo.

Buona cucina a tutti!

Julia C.