Antipasti · Pizza, pane e co.

Filone soffice al kamut

Adoro impastare e osservare come la lievitazione faccia diventare gonfi e soffici la pizza e il pane che preparo. Adoro mettere letteralmente le mani dentro l’impasto e “massaggiarlo” con amore tanto che alle volte mi capita di ritrovarmi a parlargli (no non sono pazza!!). Impastare acqua, farina, lievito è per me un esercizio di totale relax e quando un pane o la pizza sono in lievitazione resto li in trepida attesa come una bambina. Penso che questa passione e dedizione per la lievitazione mi sia stata donata da mia nonna perchè proviene da una famiglia di panificatori da generazioni; alle volte anche a lei viene nostalgìa e ha il periodo in cui in casa sforna pane dalla mattina alla sera per settimane! Chi mi ha insegnato è stata invece mia mamma appassionata quanto me.

Non sono una fan del lievito di birra in cubetti (per intenderci quello che si trova nel banco frigo dei supermercati) o di quello liofilizzato o istantaneo (vade retro!!), delle ricette che prevedono un intero cubetto e che hanno tempi di lievitazione limitati (una o due ore); sono convinta che bisogna dare tempo al lievito di fare il suo corso e solo così si ottengono impasti soffici, digeribili e non acidi. Io sono per la lievitazione di almeno 24 ore e voglio sperimentarla anche più lunga!

Vi propongo un filone di pane soffice al kamut ideale per antipasti (più sotto vi do un’idea), per la colazione con marmellata o una buona crema di nocciole e per preparare ottime merende per i vostri bambini. Io per esempio l’ho tagliato a fette e messo in congelatore; al bisogno tiro fuori le fette che mi servono e in due minuti di forno o tostapane sono pronte,

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INGREDIENTI

300 gr di farina di kamut

200 gr di farina Petra 1

due cucchiaini da caffè di lievito secco naturale attivo biologico

due cucchiaini di zucchero

un cucchiaio di olio

8 gr di sale

350 mL di acqua

PROCEDIMENTO

-Sciogliere il lievito e lo zucchero in 150 ml di acqua tiepida e lasciar riposare per 10 minuti.

-Nel frattempo pesate e mescolate le farine azionando lentamente la planetaria.

-Quando il lievito sarà pronto aggiungetelo a filo all’impasto con la planetaria in movimento; dopo che il lievito sarà ben amalgamato aggiungete la restante acqua (200 Ml); se l’impasto è troppo compatto aggiungete gradualmente pochissima acqua; deve avere una consistenza morbida ma soda.

-Aggiungete il sale e il cucchiaio di olio. Impastate nella planetaria per 6-7 minuti.

-Mette l’impasto sul piano di lavoro e lavoratelo per altri 6-7 minuti; se dovesse risultare un pò appiccicoso ungete bene le mani con dell’olio.

-Fate lievitare per 24 ore in una terrina coperta con pellicola e messa al buio (io ho coperto con uno strofinaccio; non si formerà una crosta troppo dura in cottura); mettete in frigo durante la notte. Il giorno successivo tirate fuori l’impasto dal frigo, ma prima di lavorarlo aspettate che si scaldi un pò (due-tre ore).

-Date all’impasto la forma di filoncino e cuocete a 210°C per 25 minuti.

-Una accortezza: create un ambiente idoneo alla cottura del pane inserendo nel forno una pirofila piena di acqua; creerà vapore all’interno del forno e impedirà la formazione di una crosta tenace.

-Il pane è pronto quando è bello dorato e fa un rumore sordo se lo toccate con un mestolo sul fondo.

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Ecco qui una idea per un antipasto di stagione sfizioso e semplicissimo: crostone con finferli e dobbiaco di montagna

Se non vi piacciono i finferli sostituiteli con altri funghi come i porcini o i chiodini.

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Buona cucina a tutti!

Julia C.

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