Penso al mare della Puglia e mi viene nostalgìa…penso al suo cibo e mi viene l’acquolina in bocca…il mare non posso riprodurlo e quello che ho vicino non è minimamente paragonabile, ma il cibo posso sicuramente cercare di prepararlo.
Il Salento ha una tradizione culinaria radicata e mai avrei pensato che si basasse principalmente sugli ortaggi; quest’estate in vacanza in Salento siamo andati ad una sagra di arte culinaria salentina e ho scoperto dei piatti poveri ma ricchi allo stesso tempo, che vengono cucinati “come una volta”: ciceri e tria, fave e cicoria, la.zuppa cecamariti (mio marito la adora!). C’erano, inoltre, nel centro della piazza, delle Signore che preparavano pasta fresca espressa: orecchiette, maccheroncini, sagne incannulate (una pasta lunga attorcigliata), che poi veniva condita con sughi tipici come conserva di pomodoro e ricotta forte.
Profumi e sapori veri di una volta e un mare stupendo: questo il Salento per me in poche parole!
Vi lascio la ricetta del puré di fave e cicoria (in questo caso con spinacino piccante) che potete servire come antipasto sia sotto forma di puré, sia come crostone croccante unto di olio piccante e aglio, puré di fave e sopra lo spinacino croccante. Abbinate un vino rosso corposo pugliese, magari un primitivo di Manduria.
INGREDIENTI (2porzioni)
200 gr di fave ammollate in acqua per 12 ore
Due patate piccole o una grande
Spinacino
Peperoncino secco,olio evo, sale e pepe a piacere
Crostini di pane unto
PROCEDIMENTO.
-Lessate le fave e la patata tagliata a pezzi; lessate in poca acqua, massimo due dita.
– Quando tutto sarà cotto riducete in un puré grossolano e ripassatelo in padella con olio e aglio. Regolate di sale.
-Lavate e cuocete lo spinacino in olio piccante e aglio; va cotto a fuoco vivo per pochi minuti. Regolate di sale.
-Componete il piatto mettendo il puré, lo spinacino e qualche crostino. Finite con pepe e un filo d’olio evo.
Buona cucina a tutti!
Julia C.