Pasticceria

Frittelle di ricotta

Ieri era giovedì grasso e dopo varie ricerche on line, varie prove fallite e una quasi rassegnazione…ho fatto delle frittelle davvero buone, tanto da volerle condividere con voi!

Come in tutte le cose che in cucina non mi riescono, mi sono impuntata e ce l’ho fatta! Se si persevera con impegno i risultati arrivano.  Perchè ammettiamolo…friggere non è per niente facile e si corre il rischio di avere una frittella di olio invece che una frittella dolce, morbida e che non si può smettere di mangiare.

Alcuni consigli che ho imparato sia a mie spese 😀 sia mettendo in pratica i consigli di rinomati pasticceri:

-friggere in olio di arachidi perchè possiede un elevato punto di fumo;

-friggere a 160-170 gradi; a temperatura più bassa vi troverete a mangiare olio e la frittura sarà molto pesante…tipo cinghiale sullo stomaco 😀

-per controllare se l’olio è caldo inserite un pò di impasto e se tutto attorno si formeranno delle belle bollicine e verrà a galla in breve tempo, l’olio è pronto per essere utilizzato; oppure se avete un termometro da cucina usatelo;

-mescolate spesso con una spumarola il vostro fritto mentre cuoce, in modo da avere una cottura omogenea;

-non superate il punto di fumo dell’olio. Ve ne accorgete se improvvisamente si forma un fumetto sopra la pentola.,

img_20170223_201419_812

INGREDIENTI

250 gr di farina

80 gr di zucchero

mezza bustina di lievito per dolci

un pizzico di sale

150mL di latte

2 uova intere

scorza grattugiata di un limone e di una arancia

50 gr di ricotta

30gr di burro

PROCEDIMENTO

-Mescolate la farina, lo zucchero, il lievito e la scorza dei due agrumi in una ciotola.

-In un’altra ciotola rompete le uova, mescolate un pò aggiungete il latte e amalgamate bene.

-Fate fondere il burro e mescolatelo bene con una frusta alla ricotta; aggiungete questo composto alle uova con  il latte; amalgamate il compostpo. Probabilmente si formeranno dei grumi ma niente paura…

-Fate un buco al centro degli ingredienti secchi e aggiungete, passando al setaccio (ecco qui andranno via gli eventuali grumi), gli ingredienti liquidi; amalgamente bene con una frusta e lasciate riposare una mezz’ora.

-nel frattempo scaldate l’olio e appena sarà caldo mettete un cucchiaino da thè di impasto: si gonfierà come un palloncino e diventerà bello dorato. Non mettete una quantità maggiore di impasto, altrimenti rimarranno crude al centro.

-Spolverate le frittelle con lo zucchero semolato o con zucchero a velo.

-Mangiate le frittelle calde: si mantengono anche il giorno dopo, ma appena fatte sono super!

Buona cucina a tutti!

Julia C.

 

 

 

Pubblicità
Pasticceria

“Fritoe de na volta” e i ricordi d’infanzia…

Con un pò di ritardo, ma finalmente ce l’ho fatta…Dedico questo articolo a mio papà e alla sua mamma morta tanti anni fa (io nemmeno me la ricordo; ero appena nata quando se ne è andata) di una brutta malattia di cui allora si sapeva poco: il Morbo di Parkinson. Sono contenta di aver ricevuto questa ricetta perchè ad essa è legato un ricordo di infanzia molto vivo nella mente di mio papà (lui che di solito non si ricorda quasi nulla!!) e ogni volta che lo racconta lo riporta a quando era piccolo; vi assicuro che mentre lo fa sembra di vedere mia nonna che prepara queste frittelle a mano in una terrina nella sua cucinotta. In particolare lui si ricorda di questa grossa terrina in cui c’era una pastella con tante bolle che rimaneva a riposare con un cannovaccio messo sopra per qualche ora.

Ho voluto fotografare anche la ricetta originale scritta da lui secondo la sua memoria e quella modificata negli anni da mia mamma; certe cose sono cimeli di famiglia 😀

Per fortuna ho ancora una nonna materna che mi lascerà in eredità i suoi consigli e le sue ricette vero nonna?! 😀 ; ogni volta che vado da lei a mangiare ogni pietanza ha un sapore speciale…sarà che lo prepara lei, sarà che lo mangio a casa sua dove ho passato bellissimi momenti d’infanzia, ma li tutto è più buono!!

frittelle1

frittelle2

frittelle3

frittelle4

frittelle5

INGREDIENTI (CIRCA 50 FRITTELLE)

5 uova

10 cucchiai di zucchero

buccia di una arancia grattugiata più il succo

buccia di un limone grattugiata

sale

1 litro di latte

1 bicchierino di grappa

1 bustina più un cucchiaino di lievito

1 kg di farina

olio di semi di arachidi per friggere

zucchero semolato per le frittelle cotte

PROCEDIMENTO

-Scaldare il latte in un pentolino, ma non portare ad ebollizione; metterlo in una terrina e aggiungerci la farina; mescolare bene con una frusta. Mettete da parte e fate raffreddare.

-Montare bene le uova con lo zucchero, l’arancia, il limone e la grappa.

-Unire le uova al composto di latte e farina; mescolare bene con una frusta e aggiungere il sale.

-Per ultimo aggiungere il lievito.

-Lasciare riposare il composto per 3-4 ore; è pronto quando formerà delle belle bollicine in superficie.

-Friggere in abbondante olio caldo di semi di arachidi; per formare le frittelle usare un cucchiaio e un cucchiaino; l’impasto sarà come una pastella molto densa perciò adagiatelo con cura nell’olio. Queste frittelle non si girano “da sole” quindi quando su un lato saranno belle dorate dovete girarle e per comodità potete usare una spumarola.

-Una volta pronte le frittelle, passatele nello zucchero semolato e mangiate!

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Antipasti · Finger food · Ricette vegetariane

Frittelle di porri

Questa ricetta è un comfort food davvero straordinario. Mia mamma mi ha raccontato che mangiavo le frittelle di porri già a due anni e ieri quando le ho mangiate dopo anni e anni ho ricordato dal solo profumo emanato dalla loro cottura, quanto sono squisite e delicate! Il porro diventa dolcissimo, croccante e si scioglie in bocca. La pastella è morbida, saporita e sfiziosa. Una frittella tira l’altra!

Certi sapori e profumi fanno tornare indietro nel tempo ed è bello riscoprirli dopo tanto tempo; ci si sente a casa e personalmente mangiare qualcosa che ha il sapore del ricordo mi emoziona, mi mette allegria e mi fa pensare che, alle volte, fa proprio bene all’anima e al cuore tornare indietro nel tempo, soprattutto quando è il cibo a permetterlo.

Tra l’altro questa è una ricetta carica di ricordi, ereditata da mia mamma da una sua cara amica, che l’ha lasciata molto giovane. Incredibile come delle semplici frittelle di porri siano una parte della propria vita, proprio perchè legate a dei bei ricordi, a dei bei momenti passati con le persone care e a dei momenti di convivialità attorno ad un tavolo a gustarle!Eh si…perchè loro due erano “pappa e ciccia”!!!

Le dosi sono arbitrarie, a occhio, ma è anche il bello di questa ricetta; creata così..senza troppo pensarci su!! Ah..sono ottime anche le frittelle di carciofi, precendentemente spadellati oppure se usate le castradure basta tagliarle sottilissime.

Sono ideali come stuzzichino prima di un pranzo, una cena o ad un buffet. Andranno a ruba! Tutti vi diranno: “ma ce ne sono ancora? Sono già finite?!”.

Se volete adattare la ricetta per celiaci è sufficiente sostituire la farina classica con quella di riso.

porri1

porri2

INGREDIENTI

uova

2 cucchiai di farina per ogni uovo (40 gr)

parmigiano grattuggiato

un pizzico di bicarbonato

latte

porri

olio di oliva e olio di semi di arachidi

PROCEDIMENTO

-Togliete le radichette e la parte superiore ai porri; levate la prima foglia che è sempre un pò più dura e rovinata; tagliate a metà e lavate bene. Tagliate le metà ottenute a piccole pezzetti di un cm circa.

-Preparate la pastella come segue: un uovo, un cucchiaio di farina, parmigiano (ad esempio due-tre cucchiai), il bicarbonato e latte quanto basta ad ottenere una pastella densa ma non troppo. Se la pastella vi sembra liquida aggiungete ancora uno o due cucchiai di farina.

-Mescolate bene i porri alla pastella; non preoccupatevi se non avvolge completamente i porri, avrete comunque il risultato come in foto.

Per friggere:

-mescolate l’olio d’oliva e quello di arachidi; devono esserci almeno 3-4 centimetri di olio nella pentola. Fatelo scaldare bene; per verificare se è ben caldo immergete un mestolo di legno nell’olio e se si formeranno subito delle bollicine attorno al mestolo, l’olio sarà caldo.

-prendete con due cucchiai un pò di pastella e immergetela nell’olio; attendete che sia ben dorata e asciugate su carta assorbente delicatamente.

-servite caldissime.

Con questa ricetta partecipo al contest di Colors & Food dal tema: Bianco, Inverno e Comfort food

header_banner

Buona cucina a tutti!

Julia C.