Pizza, pane e co.

A volte ritornano…Hamburger gourmet, come lo vuoi?

Dopo una lunga assenza eccomi di ritorno per condividere le mie ricette e i miei pensieri con tutti voi. Dal 29 aprile e dall’ultimo cupcake pubblicato è passato un pò di tempo, ma come vedete io e mio marito non siamo morti di fame 😀

Prima di andare in ferie voglio salutarvi tutti con alcune ricette che ho provato in questi mesi e perdonatemi se per alcune di esse servirà il forno; speriamo che prima o poi il tempo diventi più fresco e comunque soleggiato. In queste ultime settimane si è davvero boccheggiato.

Pubblico una ricetta di un pane da hamburger di cui ho tenuto memoria da un libro di ricette che mi è stato regalato: io come al solito testo e modifico i tempi di lievitazione che preferisco lunghi. Ho tra l’altro recentemente appreso che è meglio effettuare una completa lievitazione in frigo senza tirare fuori l’impasto il giorno successivo alla sua preparazione; si evita che acidifichi; in particolare d’estate è importantissimo il controllo della temperatura per una buona lievitazione lenta  che darà al vostro impasto una alta digeribilità e risulterà soffice all’interno e croccante all’aesterno. Ovviamente il segreto sta anche nell’usare farine e lievito di alta qualità.

Ho approfittato di questo pane per provare a cimentarmi anche nella preparazione degli hamburger o meglio l’hamburger gourmet, intendendo per gourmet una preparazione di alta qualità con ingredienti selezionati e ben accostati insieme.

La ricetta dell’hamburger non ve la posso svelare perchè è di proprietà dei miei zii che hanno una birreria a Fossalta di Piave; anzi..andateci è strepitosa! Potrete mangiare hamburger, club sandwich (i più buoni che abbia mai mangiato), la vera cotoletta alla milanese (mia zia le cuoce una ad una e l’impanutaura viene fatta da loro) e delle favolose chips di patate tonde fritte che loro chiamano patate Caramel. Oltre ovviamente a bruschette, carne di alta qualità del macellaio biologico di paese, una ampia selezione di birre e bibite tra cui la vera cola, la vera aranciata e tante altre.

La birreria si chiama Birreria Caramel e si trova a Fossalta di Piave in via argine San Marco 24.

Tornando a noi vi presento il mio hamburger!

L’ho chiamato Hamburger gourmet, come lo vuoi? Perchè l’ho preparato in occasione della serata hamburger e oognuno ha composto il proprio panino come ha voluto; io ho preparato la linea con: peperoni e cipolle caramellate in forno, pomodori a fette, insalata, maionese, senape, ketchup

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INGREDIENTI PER 6 PANINI DA 150-170 GR

525 gr di farina petra 1 per lievitati

7 gr di lievito secco biologico

4 cucchiani da caffè di zucchero più due cucchiai

150 ml di latte tiepido

125-150 ml di acqua

7 gr di sale

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PROCEDIMENTO

-Sciogliete il lievito in 150ml di acqua tipeida con i 4 cucchiaini di zucchero; lasciate riposare 15 minuti.

-Nel frattempo pesate la farina, mettetetla nella boule della planetaria, aggiungete il sale in una tasca che formerete nella farina e cospargete con i due cucchiai di zucchero.

-Azionate la planetaria e utilizzate il gancio; aggiungete il lievito, il latte tiepido e formate un impasto a forma di palla; se mentre impasta dovesse risultare asciutto aggiungete prima un cucchiaio di latte e poi una di acqua; deve essere morbido ma formare una palla che dovrete impastare per 10 minuti sul bancone della cucina.

-Mettete a lievitare in frigo per 24 ore in una boule coperta con carta velina.

-Finito il tempo di lievitazione, prendete la pasta, sgonfiatela con le nocche delle dita e formate un lungo salsicciotto da cui ricaverete 6-8 panini.

-Cuocete in forno già caldo a 200°C per 30-35minuti, e con all’interno una pirofila riempita di acqua (crea umidità e simula un forno a vapore; impedisce che si formi una crosta dura e troppo spessa).

Sono panini ideali per molti usi e si congelano perfettamente.

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Buona cucina a tutti!

Julia C.

 

 

 

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Antipasti · Pizza, pane e co.

Filone soffice al kamut

Adoro impastare e osservare come la lievitazione faccia diventare gonfi e soffici la pizza e il pane che preparo. Adoro mettere letteralmente le mani dentro l’impasto e “massaggiarlo” con amore tanto che alle volte mi capita di ritrovarmi a parlargli (no non sono pazza!!). Impastare acqua, farina, lievito è per me un esercizio di totale relax e quando un pane o la pizza sono in lievitazione resto li in trepida attesa come una bambina. Penso che questa passione e dedizione per la lievitazione mi sia stata donata da mia nonna perchè proviene da una famiglia di panificatori da generazioni; alle volte anche a lei viene nostalgìa e ha il periodo in cui in casa sforna pane dalla mattina alla sera per settimane! Chi mi ha insegnato è stata invece mia mamma appassionata quanto me.

Non sono una fan del lievito di birra in cubetti (per intenderci quello che si trova nel banco frigo dei supermercati) o di quello liofilizzato o istantaneo (vade retro!!), delle ricette che prevedono un intero cubetto e che hanno tempi di lievitazione limitati (una o due ore); sono convinta che bisogna dare tempo al lievito di fare il suo corso e solo così si ottengono impasti soffici, digeribili e non acidi. Io sono per la lievitazione di almeno 24 ore e voglio sperimentarla anche più lunga!

Vi propongo un filone di pane soffice al kamut ideale per antipasti (più sotto vi do un’idea), per la colazione con marmellata o una buona crema di nocciole e per preparare ottime merende per i vostri bambini. Io per esempio l’ho tagliato a fette e messo in congelatore; al bisogno tiro fuori le fette che mi servono e in due minuti di forno o tostapane sono pronte,

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INGREDIENTI

300 gr di farina di kamut

200 gr di farina Petra 1

due cucchiaini da caffè di lievito secco naturale attivo biologico

due cucchiaini di zucchero

un cucchiaio di olio

8 gr di sale

350 mL di acqua

PROCEDIMENTO

-Sciogliere il lievito e lo zucchero in 150 ml di acqua tiepida e lasciar riposare per 10 minuti.

-Nel frattempo pesate e mescolate le farine azionando lentamente la planetaria.

-Quando il lievito sarà pronto aggiungetelo a filo all’impasto con la planetaria in movimento; dopo che il lievito sarà ben amalgamato aggiungete la restante acqua (200 Ml); se l’impasto è troppo compatto aggiungete gradualmente pochissima acqua; deve avere una consistenza morbida ma soda.

-Aggiungete il sale e il cucchiaio di olio. Impastate nella planetaria per 6-7 minuti.

-Mette l’impasto sul piano di lavoro e lavoratelo per altri 6-7 minuti; se dovesse risultare un pò appiccicoso ungete bene le mani con dell’olio.

-Fate lievitare per 24 ore in una terrina coperta con pellicola e messa al buio (io ho coperto con uno strofinaccio; non si formerà una crosta troppo dura in cottura); mettete in frigo durante la notte. Il giorno successivo tirate fuori l’impasto dal frigo, ma prima di lavorarlo aspettate che si scaldi un pò (due-tre ore).

-Date all’impasto la forma di filoncino e cuocete a 210°C per 25 minuti.

-Una accortezza: create un ambiente idoneo alla cottura del pane inserendo nel forno una pirofila piena di acqua; creerà vapore all’interno del forno e impedirà la formazione di una crosta tenace.

-Il pane è pronto quando è bello dorato e fa un rumore sordo se lo toccate con un mestolo sul fondo.

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Ecco qui una idea per un antipasto di stagione sfizioso e semplicissimo: crostone con finferli e dobbiaco di montagna

Se non vi piacciono i finferli sostituiteli con altri funghi come i porcini o i chiodini.

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Buona cucina a tutti!

Julia C.

Finger food · Pizza, pane e co.

Grissini rustici semintegrali

Quando qualcuno viene a cena a casa nostra voglio sempre preparare qualcosa di nuovo, voglio sperimentare e mi piace farlo soprattutto con i dolci e i lievitati. Per esempio per il compleanno di mio marito mi sono davvero sbizzarrita e a detta dei nostri amici ho superato me stessa; ho infatti preparato delle bombe di pasta di patate fritte (prima o poi vi darò la ricetta..prima devo riuscire a trattenere gli ospiti dal mangiarle così posso fotografarle eh eh :-D), le ciabatte semintegrali con pomodorini datterino e olive taggiasche, la fougasse (vedi qui la ricetta), la stria (anche di questa promesso che vi do la ricetta prima o dopo), la focaccia con metodo Petra (strepitosa!!!!!) e infine un dolce davvero magnifico: tripudio di fragole, crema pasticciera al cioccolato bianco e meringhette per decorazione (ho preparato un biscuit di pan di spagna e ho composto tre strati con crema pasticciera e fragole; ho poi decorato e ricoperto il dolce con panna montata, le fragole e le meringhette che ho preparato io).

La ricetta che vi propongo oggi l’ho ideata per degli amici che sono venuti a cena domenica scorsa e l’ho proposta per l’aperitivo insieme a olive piccantine, olive nere condite, pesto di pistacchi, persto di anacardi e curry, ed infine parmigiano e salsina alle pere di accompagnamento.

Si tratta di grissini rustici semintegrali che potete tuffare in salsine, pesti, ma servire anche con del buon prosciutto crudo.

Volete l’idea per pasquetta? Preparate i grissini il giorno prima e conservateli in un luogo asciutto e ben sigillati; il giorno di pasquetta arrotolatevi intorno del buon prosciutto crudo e serviteli all’interno di un portamestoli di vimini o di legno vintage magari avvolti in un bel tovagliolo a quadrettoni; faranno un bellissimo effetto country chic!

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INGREDIENTI (circa 30 grissini)

200 gr di farina 0 di farro

200 gr di farina Petra 9

40 mL di olio extravergine di oliva

20 grammi di lievito madre di farro in polvere

5 gr di sale

300-350 mL di acqua tiepida

PROCEDIMENTO

-Pesate le farine, mescolatele bene e poi pesate il lievito. Mescolate molto bene.

-Pesate il sale e tenetelo da parte.

-In planetaria con il gancio iniziate a mescolare le farine e un pò alla volta aggiungete 300 mL di acqua; successivamente, quando il composto è ancora grezzo, aggiungete il sale e a filo l’olio. Se vedete che manca acqua aggiungetela per gradi fino a che otterrete un impasto elastico e omogeneo.

-Finite di impastare sul piano di lavoro per almeno 10 minuti e fate riposare in una ciotola per almeno 6-8 ore; ricoprite la ciotola con la velina e lasciatela fuori dal frigo.

-Finito il tempo di lievitazione riprendete l’impasto e stendetelo in una sfoglia di un centimetro circa di spessore; ricavate tante striscioline di un cm di larghezza e lunghe quanto volete. Se l’impasto risulta un pò appiccicoso utilizzate della farina di farro per stenderlo e lavorarlo.

-Fate cuocere prima 10 minuti a 200°C e poi 15 minuti a 170°C; regolatevi con il tempo sulla base del vostro forno.

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Pizza, pane e co.

Pagnotta al farro

Ultimamente in casa utilizzo molto il farro. L’ho riscoperto in viaggio di nozze e precisamente durante la nostra permanenza a New York; in questo momento…ricordando…mi scende la lacrima per la nostalgia, ma sale anche l’ansia…quella che fa venire una stretta allo stomaco..quella che rende vivi e che ogni tanto è dovuta a qualcosa di positivo…l’ansia e la voglia irrefrenabile che sia già agosto quando..rullo di tamburi….torneremo in America!!!La nostra America!! Un altro sogno che si realizza. Un altro viaggio da mettere nel cassetto dei ricordi, ma che prima è tutto da vivere!

Ritornando al farro, volevo puntare l’attenzione su questo cereale favoloso in tutte le sue forme (a New York abbiamo mangiato un memorabile farrotto con broccoli e parmigiano cucinato come un risotto): farina, pasta, naturale ecc. Si adatta a qualsiasi tipo di preparazione.

Nella mia ricetta ho utilizzato la farina di farro e il lievito madre di farro biologici per preparare una pagnotta davvero squisita. Ho utilizzato la ricetta riportata dietro la confezione della farina modificando solo i tempi di lievitazione; il resto l’ho eseguito alla lettera.

Questa pagnotta è adatta per la colazione, come accompagnamento per un’insalata, per fare “scarpetta”, per bruschettone e crostoni ecc.

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INGREDIENTI

500 gr di farina di farro

300 mL di acqua tiepida

mezzo cucchiaio di miele (millefiori o di tiglio)

8 gr di sale

un cucchiaino di olio EVO

40 gr di lievito madre in polvere di farro

PROCEDIMENTO

-Mescolate la farina con il lievito in una terrina.

-Versare l’acqua in una ciotola e aggiungere gradualmente un pò di farina (con la planetaria usate il gancio); appena si sarà formato un piccolo impasto aggiungete il miele, l’olio e mescolate molto bene. Aggiungete man mano il resto di farina.

-Per ultimo aggiungete il sale.

-Continuate a impastare fino a che avrete un composto omogeneo. Rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e impastate col palmo della mano per almeno 10 minuti.

-Mettete l’impasto in una ciotola e coprite con pellicola.

-Fate lievitare dalla sera prima alla sera successiva. La sera prima mettete l’impasto in frigo e la mattina successiva tiratelo fuori.

-Quando riprendete l’impasto formate una pagnotta e posizionatela sulla griglia del forno rivestita di carta forno (io ho notato che sulla griglia, rispetto alla teglia del forno, il pane cuoce meglio e in modo più uniforme).

-Accendete il forno a 220°C inserendo una pirofila con acqua. Si creerà un ambiente adatto per la cottura del pane e la crosta non diventerà troppo dura e spessa. Quando infornate il pane abbassate a 200°C e cuocete per 30-35 minuti. Il pane dovrà essere di un colore dorato.

-Prima di servirlo fatelo raffreddare completamente in modo che perda l’umidità interna  e si asciughi per bene.

Io l’ho servito tagliato a fette sotto forma di crostone con scamorza calda e zucca spadellata profumata al timo. una goduria! Un altro abbinamento? Stracchino e radicchio trevigiano spadellato.

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Buona cucina a tutti!

Julia C.

Antipasti · Pizza, pane e co.

Pane ricco alla semola

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Stavolta ho messo prima la foto e poi la ricetta per stuzzicarvi l’acquolina in bocca! Un pane ricco strepitoso e versatile; potete farcirlo come più vi piace: con verdure e formaggio, ricotta e erbette di campo (spinaci, bietina..), dadini di zucca, radicchio, scamorza affumicata e formaggio asiago, salsiccia e stracchino (come nel mio caso). Largo alla fantasia.

Ottimo da servire caldo a fette durante una cena-buffet (il massimo soprattutto in occasioni particolari come un compleanno), per un aperitivo, come antipasto o come secondo piatto magari accompagnato da un’insalata fresca di stagione.

INGREDIENTI (8-10 fette)

300 gr di semola di grano duro (ottima anche la varietà integrale Senatore Cappelli)

1 cucchiaino e mezzo da caffè di lievito secco di birra biologico

150 gr di salsiccia

200 gr di stracchino

50 gr di parmigiano reggiano grattugiato

4 cucchiai di olio EVO

semola per la lavorazione

5 gr di sale

pepe a piacere

200 ml di acqua tiepida

PROCEDIMENTO.

-Sciogliete il lievito in 100 mL di acqua tiepida insieme a un cucchiaino da caffè di zucchero. Lasciate riposare 10 minuti.

-Mettete metà della semola sulla spianatoia o nella planetaria (usate il gancio). Unite il sale, il lievito e impastate. Dovrà risultare un impasto morbido. Trasferite l’impasto in una ciotola, coprite con pellicola e lasciate lievitare per un’ora.

-Passata quest’ora, trasferite l’impasto nella planetaria (utilizzate il gancio) o sul piano di lavoro e impastate con la semola rimasta, l’olio, il parmigiano e 100 ml di acqua. L’impasto dovrà essere sodo e liscio. Utilizzando la planetaria dovrete poi impastare a mano per 5 minuti in modo da avere l’impasto sodo e liscio.

-Formate una palla, ungetela di olio e mettetela in una ciotola coperta con pellicola; lasciate lievitare per 5-6 ore.

-Trascorso il tempo di lievitazione riprendete l’impasto, schiacciatelo delicatamente in modo da far uscire l’aria e stendetelo a forma rettangolare con spessore di circa 1 cm; farcite con il ripieno da voi preferito: nel mio caso mescolate lo stracchino con la salsiccia a pezzi.

-Una volta farcito avvolgete la pasta su se stessa e formate una ciambella; trasferitela in uno stampo adatto.

-Cuocete il pane ricco in forno preriscaldato a 180°C per circa un’ora. regolatevi sulla base del colore della superficie che dovrà essere bello dorato.

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Pizza, pane e co.

La fougasse e un salto nella romantica Parigi

Chi non ama Parigi e l’atmosfera magica che la pervade… Io non ci sono mai stata, ma per me è unica comunque.

La ricetta che sto per proporvi ricorda le profumate e golose boulangerie   parigine e l’ho vista preparare per la prima volta da Lorraine Pascal; purtroppo non avevo fatto in tempo a scrivere la ricetta, ma mi era rimasta impressa. A dire il vero tutto ciò che tocca e descrive Lorraine diventa incredibilmente favoloso. E’ un’altra Nigella, un’altra Signora del cibo.

Ho ritrovato la ricetta in una rivista di cucina e mi si sono illuminati gli occhi; l’ho provata subito e ho apportato alcune modifiche sulla lievitazione: a mio parere i tempi che suggeriscono sono sempre troppo brevi. Riprovandola più volte ho anche modificato il ripieno e ho capito che si può farcire come si vuole; ha un solo difetto: diventa sempre più buona!!!!!

La fougasse è perfetta da tagliare a fette e mangiare davanti alla Tv, con gli amici in una serata d’inverno, ma è anche uno spuntino ricco e soddisfacente. Provatela, non ve ne pentirete!!!! Ha il sapore di rustico, di comfort food, di casalingo…

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Con questa ricetta partecipo al contest di La cucina delle streghe: “Comfort food- I cibi che ti coccolano”

 

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INGREDIENTI (6 PERSONE)

350 gr di farina manitoba

150 gr di farina 0

7 gr di lievito di birra secco biologico

un cucchiaino da caffè di zucchero

280 ml di acqua

1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva

1 cucchiaino di sale

Per il ripieno:

4 fette di speck spesse 1 cm

200 gr di asiago o comunque formaggio pasta molle

ingredienti a piacere: largo alla fantasia!!!

PROCEDIMENTO

– Mescolate le due farine nella planetaria. Utilizzate il gancio per impastare.

– Stemperate il lievito in 140 ml di acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero (indispensabile!!!!! Il lievito può nutrirsi e attivarsi); mescolate delicatamente fino a che si sarà sciolto bene e lasciate riposare per 10 minuti (la lievitazione ne guadagnerà moltissimo).

– Fatto questo passaggio, unite il lievito alle farine, l’olio, il sale e altri 140 ml di acqua tiepida; azionate a bassa velocità la planetaria e aumentate man mano che si amalgamano gli ingredienti; dovrete ottenere un composto liscio e omogeneo. Se c’è bisogno ancora di acqua aggiungetela molto lentamente e a filo senza spegnere la planetaria. Mettete l’impasto sul piano di lavoro e impastate a mano per 5-7 minuti (anche in questo caso la lievitazione ne guadagnerà tantissimo).

-Riponete l’impasto in una terrina, coprite con pellicola trasparente e fate lievitare per 5-6 ore.

– Passato il tempo di lievitazione, riprendete l’impasto e suddividetelo in due panetti; stendete i panetti uno alla volta e farcite ognuno con il ripieno scelto; farcitene solo una metà  perchè con l’altra dovrete richiudere formando una sorta di grande panzerotto; praticate con una forbice o un coltello dei fori e allargateli con le mani.

-Mettete a cuocere in forno già caldo a 180° per 35-40 minuti.

Per il ripieno:

– tagliate a dadini sia lo speck che il formaggio e farcite la fougasse; finite con un filo d’olio.

Gustatevi la fougasse tipeida. Non potrete più farne a meno!

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Colazione/Merenda · Dessert semplici · Pasticceria

Pumpkin sponge cake

Questa torta è stata una invenzione, un esperimento..e che esperimento!!Strepitosa!! Sapori bilanciati e una morbidezza senza pari! Provatela e poi sappiatemi dire. La base è la classica Victoria sponge che si presta molto bene a moltissimi tipi di torta: con le mele, con il cioccolato, semplicemente farcita con crema pasticciera o mangiata anche al naturale (ottima per fare colazione la mattina).

La protagonista non è però la Victoria sponge, ma la regina incontrastata dell’autunno: la zucca; dona una morbidezza e una umidità alla torta che quasi si scioglie in bocca ad ogni morso.

Ho servito questa torta ieri sera, in occasione di Halloween e ha fatto un figurone! Una fetta tira l’altra e vi svelo un segreto prima di darvi la ricetta: è semplicissima da fare e anche se non siete precisissimi nell’esecuzione, il risultato è comunque assicurato.

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Con questa ricetta partecipo al contest di Menta e cioccolato la magia in cucina in collaborazione con Kaiser:

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INGREDIENTI (6 PERSONE)

4 uova

200 gr di zucchero

225 gr di burro

125 gr di farina 00

100 gr di farina di mandorle

1 bustina di lievito

1 bacca di vaniglia

45 gr di cioccolato fondente in scaglie

200 gr di zucca cotta

PROCEDIMENTO

-Preriscaldate il forno a 200°C e mettete a cuocere mezza zucca con la buccia che avrete precedentemente lavato e svuotato dai semi.

-Per la farina di mandorle: il mio consiglio è di prendere mandorle già pelate e tritarle molto finemente con il robot.

-Montate a crema il burro (tiratelo fuori dal frigo un pò prima e tagliatelo a tocchetti al momento di lavorarlo) con lo zucchero nella planetaria, a mano o con il frullino.

-Unite un uovo (lavate e asciugate le uova prima di utilizzarle) alla volta sempre mantenendo azionata la planetaria. Aggiungete l’interno della bacca di vaniglia al composto.

-Mescolate le farine: farina 00, lievito e farina di mandorle. Aggiungete le farine un pò alla volta mantenendo sempre azionata la planetaria.

-Quando la zucca sarà cotta lasciatela intiepidire; togliete la buccia e schiacciate la zucca. Aggiungetela al composto nella planetaria e mescolate bene.

-Per le scaglie di cioccolato: il mio consiglio è di prendere un cubotto di cioccolata fondente e tagliare a scaglie con il coltello.

-Aggiungete le scaglie di cioccolato mescolando con un mestolo dall’alto verso il basso delicatamente.

-Mettete l’impasto in uno stampo di 22-24 cm di diametro e fate cuocere per 30-35 minuti in forno a 180°. Per vedere se è cotta utilizzate il metodo dello stecchino.

-Quando sarà cotta, fatela raffreddare prima nello stampo e poi trasferitela sulla griglia del forno(dovrete prima toglierla dallo stampo), mettetela su un piatto da portata o su una alzata e spolverizzate con zucchero a velo.

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Pizza, pane e co.

Focaccia pugliese affumicata e il mio ritorno sul blog!

Ciao a tutti!! Quanto tempo. Il mio spazio mi è mancato, il condividere le mie ricette, pensare che qualcuno le riproduce, le reinventa e chi è alle prime armi impara piccoli segreti di cucina mi è mancato ancor di più.

In questi mesi di assenza sono successe davvero un sacco di cose che hanno cambiato la mia vita: da giovane studentessa a giovane donna! Eh si..mi sono laureata, mi sono sposata e sto finalmente prendendo la patente (il mio tallone d’achille ahimè). Il 2013 è un anno davvero importante per me..penso che a Capodanno dovrò festeggiare per una settimana! 😀

Riprendo con calma questa avventura del blog inserendo una ricetta davvero strepitosa che potete servire in una cena a buffet con gli amici o semplicemente una sera con i vostri cari: figurone assicurato e tutti ve ne chiederanno ancora!

Sto parlando della focaccia pugliese di cui ho scoperto il sapore favoloso proprio grazie a questa ricetta; sono stata in Puglia, ma non ho assaggiato la focaccia! La sua particolarità è di avere la patata nell’impasto che dona morbidezza e una buona umidità.

Con le dosi che vi do io riuscirete a preparare due focaccie e ci mangiano 4 persone (in pratica mezza focaccia ciascuno!).

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Con questa ricetta partecipo al contest di La cucina delle streghe: Comfort food- i cibi che ti coccolano

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INGREDIENTI

Per l’impasto della focaccia:

500 gr di farina Petra 3

7 gr di lievito secco naturale attivo (io ne uso uno biologico)

7 gr di sale

15 gr di olio extra vergine di oliva

100 gr di patate lessate

Per il condimento:

150 gr di pomodorini datterino

1 cipolla rossa di tropea piccola

200 gr di scamorza affumicata

olio EVO, sale e origano qb

PROCEDIMENTO

-Lavate e tagliate a metà i pomodorini; conditeli con olio EVO, sale e origano a piacere.

-Pelate e lavate la cipolla; tagliatela a rondelle e mettetela da parte in una terrina.

-Unite cipolla e pomodorini; aggiungete un altro filo di olio EVO, sale e mescolate bene. Lasciate insaporire fino all’utilizzo.

-Tagliate a fette rotonde la scamorza e mettetela da parte fino all’utilizzo.

-Lessate la patata con la buccia per 40-45 minuti a partire dall’ebollizione; quando sarà cotta pelatela subito e schiacciatela con uno schiacciapatate riponendola in una terrina o in un piatto.

-Sciogliete bene il lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida aggiungendo un cucchiaino di zucchero (fondamentale per dare nutrimento al lievito). Lasciate riposare per 10 minuti.

-Nel frattempo mettete la farina a fontana nella planetaria (usate il gancio per impastare) o sul piano di lavoro se impastate a mano, la patata al centro, l’olio, il sale e il lievito. Azionate la planetaria e se vedete che l’impasto richiede acqua aggiungetela molto lentamente fino a che esso risulta liscio ed omogeno. A questo punto rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e lavoratelo per 10 minuti.

-Formate una palla con l’impasto e mettetelo in una terrina che coprirete con carta velina. Fate lievitare per almeno 5-6 ore.

-Preriscaldate il forno tra i 200 e i 250 °C.

-Quando l’impasto sarà lievitato tiratelo fuori dalla terrina e appoggiatelo sul piano di lavor. Dividetelo in due e iniziate a stendere la pasta. Se l’impasto appiccica ungetevi le mani di olio e lavoratelo.

-Condite le focaccie con un generoso filo d’olio EVO, i pomodorini con la cipolla e infine le fette di scamorza affumicata.

-Mettete in forno preriscaldato a cuocere sulla parte bassa per 25-30 minuti o comunque a seconda del vostro forno.

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Pizza, pane e co.

La pizza in teglia di casa mia

La pizza è per me un altro confort food perchè ho ricordi di bambina di quando guardavo la mia mamma preparare la pizza in casa e del magnifico profumo che usciva dal forno mentre cuoceva. Ho imparato da lei e ancora adesso nell’era delle planetarie e delle macchine impastatrici, io la impasto a mano perchè adoro farlo e penso che in questo modo la pizza abbia un altro sapore: molto più… casalingo!

Ho provato tantissime farine, tatni tipi diversi di lievito, ma ho abbandonato completamente quello di birra perchè risulta più pesante, la lievitazione non è la stessa e la resa è minore rispetto al lievito che utilizzo ora: il lievito madre biologico in polvere di kamut o di frumento dell’Antico molino rosso ( andate sul loro sito e scoprite le meravigliose farine che commercializzano).

Recentemente guardando il programma di Alice, Pane amore e fantasia con Sara Papa ho scoperto la farina Petra e nella mia città ho trovato  un negozietto che vende i pacchi da un chilo; io ho utilizzato la farina apposta per pizza. la Petra 3. Vi assicuro che è di qualità esattamente come descritto da Sara Papa. Consigliatissima! La pizza diventa soffice, ma croccante all’esterno.

Io, inoltre, non faccio un impasto sodo e liscio, ma lo lascio leggermete più morbido e appiccicoso perchè secondo me la pizza viene meglio! Più morbida e più ariosa all’interno.

Qui vi consiglio tre impasti diversi ( di cui uno consigliato direttamente da Petra) che potete farcire come più vi piace. Quelli che secondo me rendono al meglio e valorizzano la pasta della pizza sono:

-margherita;

-pomodorini ciliegino tagliati piccoli, sale, origano e olio EVO;

-bianca con sale grosso, olio EVO e rosmarino.

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Impasto 1 per 1 kg di farina:

-400 gr di farina 0 Antico Molino rosso

-400 gr di farina manitoba Antico Molino rosso

-200 gr di semola rimacinata di grano duro

-700 ml di acqua

-30 gr di olio EVO

-15 gr di sale

-40 gr di lievito madre di kamut in polvere Antico molino rosso

Impasto 2 per 1 kg di farina ( impasto Petra leggermente modificato):

-1 kg di farina Petra 3

-30 gr di olio EVO

-15 gr di sale

-650 ml di acqua

-40 gr di lievito madre di frumento in polvere Antico molino rosso

Impasto 3 per 1 kg di farina:

-500 gr di farina Petra 3

-500 gr di farina manitoba Antico molino rosso

-40 gr di lievito madre di frumento in polvere Antico molino rosso

-700 ml di acqua

-30 gr di olio EVO

-15 gr di sale

PROCEDIMENTO.

E’ il medesimo per tutti e tre gli impasti:

– mettete la farina pesata in una ciotola insieme al lievito e mescolate bene con un cucchiaio; il lievito deve amalgamrsi per bene. Aggiungete il sale e mescolate. Infine aggiungete l’olio EVO e l’acqua. Impastate per 10 minuti circa incorporando aria e portando verso l’interno i lembi di pasta. In alternativa usate la planetaria con il gancio.

-Fate lievitare almeno 12 ore; in alternativa fate la pizza la sera prima, mettetela in frigo e il giorno dopo alla mattina tiratela fuori così avrà il tempo di tornare a temperatura ambiente e di lievitare ancora.

-Quando sarà lievitata ricate tre panetti dall’impasto e stendeteli, ungendovi bene le mani di olio, uno alla volta. Farcite a piacere.

– Accendete il forno al massimo della temperatura e cuocete nella parte bassa.

-Servite la pizza caldissima e gustatevela! E’ una cosa strepitosa!

Buona cucina a tutti!

Julia C.