Ricette vegetariane · Secondi piatti

Tortino di cavolo nero, patate, zucca violina, porro e formaggio Alta Badia

Qualche mese fa ho comprato una nota rivista di cucina e mi sono segnata di provare una ricetta che mi aveva molto colpito, soprattutto nella presentazione inizialmente, dato che era in copertina: si trattava di un tortino di bietole, broccoli e patate. Io ho anche comprato le bietole…ma ieri sera la mia fantasia ha avuto la meglio e della ricetta è rimasta fedele l’idea e le patate 😀  E’ venuto un tortino delizioso: il cavolo nero morbido e croccante allo stesso tempo ha racchiuso un ripieno delicato, ma gustoso e saporito allo stesso tempo..il porro si scioglieva e ha dato quello sprint in più al piatto; fondamentale anche la scelta del formaggio, che non deve essere troppo delicato altrimenti si perde tra gli altri sapori. Ho scelto un formaggio di montagna con un sentore di  malga e di fieno: Alta Badia senza lattosio; un formaggio a pasta molle che si scioglie molto bene, ideale anche da pasticcio. Se non lo trovate potete sostituirlo con una fontina.

La ricetta è tutto sommato semplice nell’esecuzione e potete servire il tortino come secondo piatto vegetariano. Lo potete preparare anche la sera prima e riscaldare il giorno successivo. Potrebbe anche essere una buona idea di pranzo in ufficio!

Se lo proponete ad una cena accontentate tutti: i celiachi dato che non vi è traccia di farina o gli intolleranti al glutine e anche chi è intollerante al latte. Qui vorrei spendere due parole…sono dell’idea che le ricetta con i “senza questo”, “senza quello” non siano da ritenere cattive, insapori o addirittura tristi o dietetiche; non sono le ricette della privazione! Questo tortino, se avessi un ristorante o una gastronomia, lo proporrei nel mio menu.

INGREDIENTI (2 porzioni o 4 porzioni piccole)

20 foglie di cavolo nero

2 patate rosse piccole

300 gr di zucca violina già sbucciata e lavata

mezzo porro grande

200 gr di formaggio Alta Badia

Olio evo

Sale e pepe qb

PROCEDIMENTO

-Lavate le foglie di cavolo nero e eliminate la parte del gambo dura e coriacea; sbollentate le foglie in acqua bollente leggermente salata per 5 minuti; trasferitele subito in acqua fredda in modo da bloccare colore e cottura; togliete la parte finale, tagliatela a pezzettini e mettete da parte.

-Prendete la vostra pirofila e ricopritela con le foglie posizionandole in modo che escano dal bordo.

-Pelate le patate, lavatele e tagliate a rondelle sottili nel senso della lunghezza; mettetele in acqua fredda in modo che non anneriscano.

-Taglate a fette sottili anche la zucca e poi ancora a metà.

-Tagliate a dadini il formaggio.

-Tagliate il porro a metà nel senso della lunghezza, lavatelo bene e poi tagliatelo sottilmente a fettine; cuocetelo in padella con un filo di olio per 10 minuti; non deve stracuocere, ma rimanere croccante perchè finirà la cottura in forno. Regolate di sale e pepe.

-Componete il tortino come segue:

sopra il cavolo nero posizionate le patate, filo d’olio evo, sale, zucca, porro, un pò del cavolo nero tagliato,  formaggio e di nuovo patate e così via fino a finire gli ingredienti e avere l’ultimo strato di patate; completate con sale e un filo d’olio. Posizionate il cavolo nero in modo da formare una sorta di scrigno ( come in foto) per il vostro ripieno e cuocete in forno a 180 gradi per 40-45 minuti

Buona cucina a tutti!

Julia C.

 

 

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Antipasti · Ricette vegetariane

Crostone trevigiano

Se avete ancora del radicchio trevigiano tardivo questa ricetta fa al caso vostro ed é uno dei modi migliori per valorizzare questo ingrediente che ormai tra massimo una settimana abbandonerà i banchi dei fruttivendoli.

Il formaggio che ho utilizzato è  speciale: provola di bufala affumicata. Davvero unica!

Il pane é pugliese ed è uno dei migliori per preparare bruschette, crostoni ecc..

La ricetta è semplicissima, veloce e davvero gustosa. Ideale come antipasto di queste ultime cene invernali! Poi largo ad asparagi, erbette di campo, piselli… non vedo l’ora!

INGREDIENTI (4 CROSTONI)

due fette di pane pugliese

12 fette di provola di bufala affumicata

3 teste di radicchio trevigiano

Olio evo

Sale e pepe qb

PROCEDIMENTO

-Tagliate a metà le fette di pane e mettetele da parte.

-Tagliate l’estremità coriacea del radicchio, Lavate le foglie,asciugatele e cuocetele a 180 gradi per 10 minuti; conditele con olio, sale e pepe a piacere.

-Componete il crostone come segue:

filo di olio sul pane, radicchio e sopra tre fette di provola, filo di olio evo

-Finite facendo sciogliere la provola in forno a 180 gradi e  servite caldissimo.

Buona cucina a tutti!

julia C.

Ricette vegetariane · Secondi piatti

La galette e il ricordo di una creperie nella magnifica Sydney…

Questa storia e ricetta inizia grazie ad un regalo che mi è stato fatto da una coppia di amici che quando vanno n viaggio pensano sempre a noi e ci portano una tipicità dei luoghi che visitano; stavolta sono stati in Bretagna, terra antica e uno dei posti più suggestivi d’Europa. Sono entrati in un negozietto di prodotti tipici e mi hanno portato la farina di grano saraceno  con cui in Bretagna preparano la galette, una sorta di crepe riempita con una farcitura salata: la più tradizionale è con uova, formaggio e prosciutto cotto.

Mi direte..e che c’entra Sydney? Ebbene per la prima volta ho assaggiato una galette in una creperie francese nel centro di Syndey, in un quartiere chiamato The Rocks, molto vicino all’incredibile bellezza della Opera House (non riuscivamo ad andare via…ci è rimasta nel cuore…) e ricco di caffetterie e ristorantini.

La creperie si chiama Creperie Suzette ed era molto vicina al nostro albergo; appena entrati ci si sente proiettati in una atmosfera country chic dal sapore francese..si può scegliere tra diversi gusti salati di galette, ma anche tra diverse crepes dolci; noi ci siamo stati per colazione e vi assicuro che abbiamo iniziato la giornata nel migliore dei modi 😀  Io ho scelto una crepe semplice al miele e limone e mio marito una galette classica con ripieno di formaggio, prosciutto e uova (ovviamente da buona food blogger non potevo esimermi dall’assaggiarla). Abbiamo accompagnato con un cappuccino caldo, con una schiuma di latte cremosa e un sapore pieno di caffè. Gli Australiani fanno un cappuccino da urlo!!

La galette viene normalmente cotta nella pentola per le crepe e diventa croccante ma morbida allo stesso tempo e il ripieno è cremoso e avvolgente. Viene servita a forma rettangolare e con il ripieno visibile.

Io vi propongo una versione rivisitata utile per chi non possiede la pentola da crepe. La galette di per sè è una ricetta vegana perchè prevede solo acqua e farina.

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INGREDIENTI (PER 2 PERSONE)

300 gr di farina di grano saraceno

600 ml di acqua

sale qb

uno spicchio di aglio

olio EVO

bietina fresca

due patate medie

8 fette di scamorza affumicata

qualche semino di peperoncino

pepe qb

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PROCEDIMENTO

-Mescolate la farina e l’acqua in modo da creare una pastella densa. Regolate di sale. Lasciate riposare per 2 ore. Se non avete tempo va bene anche mezz’ora.

-Nel frattempo lessate le patate e una volta pronte tagliate a rondelle spesse mezzo centimetro.

-Saltate in padella la bietina ben lavata; fate primo un soffritto di olio, aglio e un pizzico di peperoncino.

-Versate metà pastella in una padella coperta con carta da forno e cuocete a fuoco basso finché vedete che diventa solida. A questo punto adagiate le patate e la scamorza. Cuocete finché diventa morbida la scamorza. Il sale sulle patate non serve essendoci sopra il formaggio, già di per seé salato.

-Completate il piatto con la bietina, un filo d’olio e un pó di pepe grattugiato.

-Servite caldo.

Mangiate e sognate di essere nel centro di Parigi in una creperie….magari con la torre Eiffel a farvi di sfondo!

Buona cucina a tutti!

Julia C.

 

Primi piatti · Ricette vegetariane

Gnocchi di zucca e castagne

Gli gnocchi di zucca sono per me un confort food; a casa mia sono uno dei piatti fissi dell’autunno e dell’inverno. Li mangio in molte versioni e stavolta ho voluto provare ad aggiungere della farina di castagne. Devo dire che il risultato é stato super. Li ho accompagnati solo con burro fuso per sentire bene il gusto ed eventualmente aggiustare la ricetta. Così come ve la propongo non ha dosi specificate, ma è comunque di semplice realizzazione. Il “fare a occhio” rende tutto più divertente.

Voi li potete servire con ricotta affumicata, con un trito di nocciole tostate o con dei funghi porcini freschi saltati in padella.

La ricetta non prevede le uova perchè io preferisco preparare questi gnocchi senza uova e vi assicuro che sono favolosi lo stesso; non si sente la mancanza dell’uovo; anzi, vi convinceranno a non usarlo più.

E’ una piatto di semplice realizzazione, ideale per un pranzo in famiglia, anche a Natale o a Capodanno accompagnato da un buon vino rosso che stia bene con la dolcezza della zucca e il gusto grintoso delle castagne.
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INGREDIENTI

Mezza zucca piccola
Semola rimacinata di kamut
Due cucchiai di farina di castagne
Burro
Olio evo
Sale grosso

PROCEDIMENTO
-Svuotate la zucca dai semi e lavatela bene; tagliatela a metà e mettetela in forno a 200°C per 30 minuti o comunque fino a che diventa morbida.
-Togliete la polpa dalla buccia e schiacciatela con una forchetta; aggiungete i due cucchiai di farina di castagne e mescolate bene. Aggiungete la semola un pó alla volta fino a che avrete un impasto tale da poter formare degli gnocchi. Deve comunque essere morbido.
-Cuocete gli gnocchi in acqua salata in ebollizione e se vedete che il primo si sfalda aggiungete un cucchiaio di semola all’impasto. Tirate gli gnocchi fuori dall’acqua con una schiumarola.
-Condite gli gnocchi con burro fuso e un filo d’olio o come più vi piace. Servite caldissimi.

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Ricette vegetariane · Secondi piatti

Millefoglie croccante di pane carasau,ricotta di bufala e fiori di zucca

Torniamo da un viaggio unico, di quelli che si fanno una volta solo nella vita e di quelli che ti lasciano un segno. Torniamo da tre settimane in Australia, una terra piena di sorprese, di meraviglie della natura e con un sapore di terra selvaggia,inesplorata, pura…. sembra un continente irraggiungibile, ma dopo “sole” 21 ore di viaggio si mette piede li…nel down under….perché si…si é letteralmente sotto sopra! Mi sono resa conto di esserci quando ho visto i koala appollaiati  sugli alberi a dormire beati nel loro mondo.  Sono rimasta senza parole di fronte all’Opera House di Sydney, ho visto spiagge bianche, incontaminate, con uno spazio infinito e le onde impetuose dell’oceano, ho visto colori azzurri che nemmeno sapevo potessero esistere, i 12 apostoli mi hanno impietrita, la barriera corallina mi ha tolto il fiato, whitehaven beach é stata un’emozione indescrivibile, Uluru, la montagna sacra mi ha parlato da quanto era bella e la via lattea in una notte nel deserto rosso…. Potrei stare qui ad elencare tutto quello che ho visto per pagine e pagine e quando qualcuno mi chiede cosa mi é piaciuto di più non so rispondere perché l’Australia é una terra meravigliosa.

Si torna un pó alla volta alla realtà anche se…ancora…ho il male da down under!

Riprendo l’attività nel blog con la prima ricetta cucinata al nostro ritorno.

Il pane carasau è versatile e si può abbinare a tutto; questa é solo una delle versioni di queste millefoglie che ho fatto…una l’avevo ad esempio preparata con pesto di melanzane fatto in casa, scamorza fresca e rosmarino: strepitosa!

Potete usare questo pane spezzato in pezzi piccoli, condirlo con olio evo, sale e rosmarino e farlo tostare e insaporire in forno per 5 minuti a 200 gradi; un ottimo entreé per intrattenere gli ospiti mentre attendono l’inizio della cena.

Qui vipropongo una versione con gli ultimi fiori di zucca disponibili e ricotta di bufala.

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INGREDIENTI (2 PORZIONI)

6 sfoglie a triangolo di pane carasau

200 gr di ricotta di bufala

12 fiori di zucca

8 zucchinette piccole

Sale e olio evo qb

PROCEDIMENTO

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-Lavate bene i fiori e togliete il pistillo interno; !aprite li a. foglia e asciugateli delicatamente.

-Lavate le zucchinette, mondate le due estremità e tagliate a striscioline nel senso della lunghezza. Cuocetele in forno a 180 gradi per 15 minuti condite con olio e sale.

-Preparate una crema di ricotta con un cucchiaio di olio evo e pepe; semplicemente schiacciate e mescolate la ricotta con gli altri ingredienti.

-Una volta pronti tutti gli ingredienti preparate la millefoglie in questo modo: pane carasau, ricotta, zucchine, fiori di zucca, sale , filo di olio e strato successivo fino a fine ingredienti.

-Cuocete la millefoglie in forno a 190 gradi per 15-20 minuti o comunque fino a doratura del pane carasau.

Buona cucina a tutti!

Julia C.

Antipasti · Ricette vegetariane

Ricetta vegan: crostone rosso e verde

Una ricetta nata per caso come recupero dei ceci e li spinacino preparati la sera prima! Ho avuto l’ispirazione in autobus ieri sera 😀 Noi nel nostro lavoro diciamo che le idee migliori vengono quando meno te lo aspetti (anche in bagno mentre si legge il giornale)!
Non avevo voglia di proporre a mio marito ceci e spinacino riscaldati e mi sono messa in moto! Pensare una ricetta é una delle cose 7che più mi piace perché davvero mi ritrovo in altro mondo e mi sento molto Alice nel paese delle meraviglie.
Magari in un’altra vita sarò una grande chef a capo di una brigata di un ristorante rinomato…  😀

A proposito di cibo vi consiglio il Padova food festival che parte da domani fino a domenica. É una manifestazione con due percorsi: veggie e meatty, in cui viene  “hackerato” lo street food, ossia ognuno da la sua interpretazione riproducendola in una ricetta.  Saranno presenti 20 ristoranti di Padova accoppiati ognuno ad una azienda agricola del territorio.

Detto ciò vi lascio ora alla mia ricetta ideale, vegan, come antipasto e convincerà anche i vostri amici o familiari che della carne fanno una istituzione!

Il pesto può essere utilizzato anche come condimento per una pasta o finger food servito in un bicchierino trasparente semplicemente mettendo un pezzettino piccolo di pane sul fondo, il pesto, i pomodori e un filo d’olio oppure seplicemento il pesto con i pomodori; sbizzarritevi!! Vi propongo quindi qualcosa che potete utilizzare in diversi modi a seconda di quello che avete voglia

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INGREDIENTI (2 crostoni)

2 fette di pane da bruschetta (tipo pugliese; io ho uitlizzato il pane in cassetta che preparo ogni settimana con la macchina del pane)

3 pomodori piccoli ramati

10 olive nere kalamata denocciolate

100 gr di ceci (o quelli in scatola bio oppure quelli secchi)

due manciate di spinacino

4 fili di erba cipollina

olio EVO qb

uno spicchio d’aglio

3 foglie di basilico

sale e pepe qb

PROCEDIMENTO

-Se avete i ceci secchi ammollateli in acqua per 12 ore e poi cuoceteli per il tempo indicato sulla confezione; se avete quelli in scatola scolateli soltanto; mettete i ceci in una padella in cui avrete fatto soffriggere olio e aglio; aggiungete gli spinacini precedentemente ben lavati e scolati dall’acqua in eccesso; cuocete per 5-7 minuti a fuoco medio alto e fate raffreddare un pò.

-Preparate i pomodori tagliandoli a dadini e togliendo l’acqua di vegetazione e i semi; insaporiteli con olio, aglio, basilico tritato e le olive tritate grossolanamente. Lasciate insaporire un paio d’ore coperti. Alla fine regolate di sale e pepe.

-Preparate il pesto di ceci,spinacino e erba cipollina con un robot da cucina e olio fino a  raggiungere una consistenza densa e cremosa; regolate di sale e mettete da parte.

-Servite come segue: pane abbrustolito, un filo d’olio, pesto e sopra i pomodori; un filo d’olio per finire.

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Buona cucina a tutti!

Julia C.

Contorni · Ricette vegetariane

Ricetta vegan: radicchio di Treviso tardivo, pistacchi sbriciolati, arancia e dressing alla senape

Quando si dice “inventare una ricetta”…ecco questa insalata è stata inventata una sera in cui volevo qualcosa di diverso e originale.

Adoro i pistacchi non salati perchè se ne possono fare mille usi: dai dolci, ai pesti, alle ricette salate. Sono molto versatili.

Potete abbinare a questa gustosa e fresca insalata del seitan saltato in padella a straccetti condito con olio e pepe rosa tritato; avete così un piatto unico vegan molto saporito, completo, salutare e leggero.

Da quanto è buona l’ho fatta due volte in una settimana e mio marito mi ha detto che è stata una vera sorpresa come abbianamento e sapori.

Per completare in bellezza la vostra cena vi consiglio un calice di un vino fermo che adoro per i suoi profumi e per il suo gusto floroeale, fruttato e intenso: il Gewurztraminer. Io in casa ne avevo una bottiglia presa qualche tempo fa da una cantina che ritengo eccellente: Cantina Santa Margherita.

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INGREDIENTI (PER 2 PERSONE)

1 testa di radicchio rosso di Treviso tardivo

una arancia da tavola non trattata

25 gr di pistacchi non salati e sgusciati

Per il dressing:

un cucchiaino da thè di senape di dijon

5 cucchiai di succo d’arancia

un cucchiaino da thè di aceto balsamico

sale qb

5 cucchiai di olio EVO

PROCEDIMENTO

-Tagliate l’estremità bianca del radicchio e tagliatelo a metà nel senso della lunghezza; lavatelo bene e asciugatelo; togliete le foglie più piccole interne spesso amare e la parte bianca interna; tagliate poi in tre parti e la parte finale affettatela sottilmente; così non butterete via nulla.

-Lavate l’arancia e tagliate gli spicchi a vivo; saranno delle piccole chicche dolci. Dalla buccia ricavate il succo che dovete conservare.

-Tostate i pistacchi e tritateli grossolanamente; si devono sentire nell’insalata; daranno la parte croccante.

-Per il dressing: unite la senape, il succo dell’arancia, l’aceto, ilolio, sale e pepe; mescolate molto bene in modo da avere una salsa liscia e omogenea.

-Mettete il radicchio, l’arancia e i pistacchi in una terrina e condite con il dressing.

Sentirete che bontà!

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Buona cucina a tutti!

Julia C.

Ricette vegetariane · Salse e pesti

Pesto di cime di rapa: ricetta di recupero

Le cime di rapa sono una delle verdure che preferisco. Potrei mangiarne a quintalate in tutti i modi e adoro le orecchiette con le cime di rapa piccanti e cacioricotta o con ricotta affumicata.
Questa ricetta é un omaggio alla Puglia!

Generalmente si tengono solo le cime e qualche foglia più piccola e morbida, ma io ho pensato perché buttare via le altre foglie? Uno spreco! Mi son detta…provo a fare un pesto e vediamo come viene. Beh..é venuto strepitoso!!! Ottimo con la pasta e per condire dei crostini magari accompagnati da pomodori secchi sott’olio come sfizioso antipasto.

Le foglie esterne più grandi usatele per insaporire l’acqua di cottura della vostra pasta e con le altre preparate questo favoloso pesto!

Vi propongo quindi una ricetta di recupero che vi stupirà!

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INGREDIENTI

35 gr di mandorle

35 gr di parmigiano reggiano 36 mesi

30 foglie medie di cime di rapa

uno spicchio d’aglio

olio qb

pepe bianco qb

PROCEDIMENTO

-Lavate le foglie e togliete il gambo; tenete solo la parte morbida della foglia.
-Soffriggete l’aglio in un pó di olio e saltate le foglie per 5 minuti a fuoco medio alto girandole spesso. Regolate di sale e pepe.
-Tritate nel robot il parmigiano e le mandorle, aggiungete le foglie e a filo l’olio, dopo aver axionato il robot. Dovrete raggiungere una consistenza morbida ma densa.
– Godetevi il pesto come più vi piace: io vi consiglio di utilizzarlo per una pasta come vedete qui sotto; finite con del cacioricotta grattugiato.
Se per la pasta, il pesto dovesse risultare troppo denso, diluitelo prima con due cucchiai di acqua e poi condite la pasta.

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Buona cucina a tutti!
Julia C.

Pizza, pane e co.

Ricetta vegan: Girelle al farro con conserva di pomodoro della nonna e origano siciliano

Buone feste a tutti voi che mi seguite! Spero che le mie ricette e i miei consigli vi siano stati di aiuto in questi giorni di festa per preparare qualche buon manicaretto per i vostri ospiti!

La cosa  più importante é che abbiate passato delle serene feste in famiglia e che in qualche modo vi siate rilassati un pó dal ritmo intenso del lavoro!

Io vi auguro un buon inizio anno e ci rivediamo nel 2016  con nuove  ricette e nuove idee!

Vi lascio  intanto questa ricetta ottima per un buffet tra amici e come idea  di antipasto per Capodanno.

Sono delle girelle di farro condite con la conserva di pomodoro fatta dalla mia nonna, ma potete sbizzarrirvi con tantissimi altri condimenti e abbinamenti come ad esempio: pesto di pistacchi, di pomodori secchi, tapenade di olive nere, pomodoro e mozzarella.

Sono morbidissime anche il giorno dopo e  i miei ospiti  ne sono rimasti entusiasti.

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INGREDIENTI (PER 10 GIRELLE)

300 grazie di farina di farro tipo 0

200 grazie di farina petra 1

Due cucchiaini da caffé di lievito di birra secco

Tre cucchiaini da caffè di zucchero

8 gr di sale

250-300 ml di Acqua

50 ml di Olio

Salsa di pomodoro

Olio, sale e origano qb per condire la salsa

PROCEDIMENTO
-Sciogliete il lievito e lo zucchero in 80 ml di acqua tiepida. Lasciate riposare per 15 minuti.
-Mettete le farine nella planetaria e mescolateli.
-Fate un buco al centro delle farine, mettete 200 ml di acqua e azionate la planetaria (usate il gancio).
-Quando l’impasto inizierà a formarsi aggiungete il sale e l’olio.
-Togliete l’impasto dalla planetaria e impastate per 10 minuti effettuando una volta le pieghe a raggio e una volta le pieghe a portafoglio.
– Mettete in una boule l’impasto chiuso a portafoglio, coprite con carta velina e mettete in frigo per 24 ore. In alternativa possono bastare anche 8-12 ore se preparate oggi.

Come preparare le girelle:
-quando l’impasto e lievitato toglietelo dalla boule e con molta delicatezza (per non rompere la maglia glutinica e le celle di lievitazione) formate un rettangolo.
-Condite con la salsa di pomodoro e origano, arrotolate lungo il lato più lungo e tagliate delle piccole girelle.
-Cuocete in forno già caldo a 200 gradi.

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Buona cucina a tutti e buon anno!
Julia C.

 

 

Antipasti · Ricette vegetariane · Salse e pesti

Pesto rosso di pomodori secchi pugliesi sott’olio homemade

La specialità di questa ricetta sta nella semplicità, versatilità e nel suo ingrediente principale: i pomodori secchi sott’olio preparati dalla mamma di mio marito (a breve la sua ricetta!!!) che sono una vera e propria droga per me, tanto che, da quanto sono buoni, li mangio da soli freddi da frigo perchè non so resistere!

Questo pesto è ideale per una pasta, ma anche per preparare degli ottimi crostini caldi come antipasto; ogni commensale se li può preparare da solo, semplicemente dovrete fornirgli  crostini caldi e croccanti, una ciotolina con all’interno il pesto e una spatolina per spalmare il tutto. Potete inoltre accompagnare al pesto anche delle olive taggiasche, delle melanzane sott’olio, dei carciofini sott’olio e qualche altra sfiziosa salsina. In un batti baleno avrete un antipasto semplice, gustoso e originale! A prova di principiante!

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INGREDIENTI (4 PERSONE)

mandorle

pomodori secchi sott’olio

capperi sott’olio

origano

parmigiano reggiano

olio EVO

-Le quantità sono a piacere a seconda del vostro gusto! Il sale non è necessario perchè la sapidità viene data dai pomodori e dal parmigiano. Provate e sperimentate, ma seguite queste semplici regole per avere un buon pesto amalgamato:

-tritate finemente prima mandorle e parmigiano reggiano, successivamente aggiungete i pomodori secchi con i capperi e l’origano; azionate il robot e a filo aggiungete l’olio fino ad ottenere un pesto omogeneo.

-Fate attenzione a non aggiungere troppo olio altrimenti risulterà pesante e potrebbe separarsi la parte solida da quella liquida.

Consiglio: per condire una pasta diluite il pesto in tre-4 cucchiai di acqua di cottura.

Buona cucina a tutti!

Julia C.

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